ZENIT | Sea

Lo sguardo verticale sul confine mutevole tra struttura e abisso.

ZENIT | SEA è una collezione che esplora il dialogo visivo tra l’uomo e il mare, osservato dall’alto, perpendicolarmente alla superficie del mondo. Le immagini immortalano moli, banchine, dighe e infrastrutture costiere che si protendono nel vuoto liquido, come soglie sospese tra la geometria artificiale e l’imprevedibile fluire delle onde.

Ogni fotografia è una composizione astratta in cui le linee rette della costruzione si confrontano con la materia irregolare dell’acqua: ora calma, ora in tempesta, ora trasparente, ora impenetrabile.
Il punto di vista zenitale elimina la profondità prospettica per restituire un’interpretazione quasi pittorica del paesaggio costiero, evocando silenzio, distanza e contemplazione.

Questa serie è un’indagine estetica sul confine, inteso sia come margine fisico sia come soglia percettiva. Il ZENIT diventa qui una posizione mentale prima che fotografica: un modo per guardare senza imporsi, per contemplare senza intervenire, per registrare la bellezza essenziale della geometria sommersa.