ZENIT | Il progetto
Lo sguardo verticale che trasforma il paesaggio in astrazione.
ZENIT è un progetto fotografico che nasce dalla volontà di osservare il mondo da una posizione assoluta: lo zenit.
Dall’alto, ogni elemento perde peso e prospettiva, e ciò che resta è forma, geometria, equilibrio.
Là dove il paesaggio diventa superficie, io fotografo per sottrazione, per lasciare emergere l’essenza.
Dopo trent’anni di lavoro fotografico — tra pellicola, reportage e ricerca — ho scelto di semplificare la visione e rivelare il paesaggio attraverso l’astrazione zenitale.
Le tre serie
ZENIT | SEA
Strutture costiere, scogliere artificiali, margini mutevoli. Qui il mare incontra la geometria, in uno spazio dove l’architettura diventa soglia.
ZENIT | INDUSTRIAL ARCHEOLOGY
Cementifici, serbatoi, silos e fabbriche dismesse, visti dall’alto come fossili geometrici della nostra epoca. Archeologia visiva dell’industria.
ZENIT | WHITE ABSTRACTION
La serie più rarefatta: sabbia, cemento, neve, sale. Tutto ridotto a luce, trama, campo. Dove il bianco è silenzio e superficie mentale.
Zenit | Roadmap evolutiva del progetto
ZENIT nasce come ricerca fotografica sullo sguardo zenitale: un punto di vista assoluto, verticale, che elimina la prospettiva e rivela la geometria nascosta del paesaggio.
Dopo la pubblicazione delle tre serie principali, il progetto entra in una nuova fase di espansione, articolata in percorsi tematici, collaborazioni e nuove modalità di fruizione.
Fase 1 — Origine e fondazione del linguaggio
Il progetto prende forma attraverso lo studio dei luoghi e della composizione dall’alto. Le prime tre serie — ZENIT | SEA, ZENIT | Industrial Archeology, e ZENIT | White Abstraction — definiscono il linguaggio visivo essenziale: paesaggi astratti, margini artificiali, rovine industriali e superfici ridotte al silenzio.
Fase 2 — Diffusione delle opere
Le collezioni vengono rilasciate in doppio formato: stampa fine art in edizione limitata e edizione digitale ad alta risoluzione, con licenze personali o commerciali.
Parallelamente, iniziano le prime pubblicazioni in NFT, portando ZENIT nel mondo della collezione digitale su blockchain.
Fase 3 — Nuove tematiche e territori
Nel corso del 2025, il progetto si espande verso nuove aree di ricerca:
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ZENIT | Inland esplora i paesaggi agricoli e rurali italiani, letti come trame visive astratte: campi, coltivazioni, linee e confini della terra coltivata.
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ZENIT | Icefield studia superfici bianche e ambienti estremi: saline, deserti, ghiaccio, dove il paesaggio si dissolve in materia luminosa.
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ZENIT | Thresholds affronta i luoghi di passaggio tra natura e costruzione, come cave, confini urbani, infrastrutture e margini di trasformazione del territorio.
Fase 4 — NFT frazionati e opere componibili
ZENIT si apre alla sperimentazione con opere digitali frazionate: singole immagini suddivise in frammenti da collezionare individualmente.
Completare l’intera serie darà accesso a contenuti sbloccabili esclusivi, come stampe fisiche, file ad altissima risoluzione o edizioni firmate.
Fase 5 — Collaborazioni e dialoghi interdisciplinari
Il progetto prevede collaborazioni con artisti sonori, designer 3D e architetti, per la creazione di esperienze immersive e installazioni che uniscono fotografia, suono e movimento.
Fase 6 — Mostra fisica e ambientazioni digitali
Una mostra monografica dedicata a ZENIT prevista per il 2026. L’evento includerà stampe in grande formato, installazioni site-specific e presentazione di opere NFT in ambienti virtuali o fisici (galleria o spazio ibrido).
Fase 7 — ZENIT Global
Nel medio periodo, ZENIT estenderà il proprio sguardo a territori esteri: porti industriali, metropoli, spazi post-urbani. Il progetto si trasformerà in una mappa visiva del mondo contemporaneo, tracciata attraverso l’astrazione aerea.
Questa roadmap non è solo un piano di lavoro: è una dichiarazione d’intenti.
ZENIT è un progetto vivo, in crescita, e in dialogo costante con lo spazio, il tempo e la materia.