La tecnica fotografica è importante!

Quale reflex usi, l’obiettivo ultra tecnologico, la regola dei terzi, la sezione aurea, sfocato, bokeh, distanza focale, e chi più ne ha più ne metta. Si passa tanto di quel tempo della vita di un fotografo, o aspirante come me, a studiare teoria, tecnica e tecnologia che alla fine si perde di vista l’essenza di quello che si fà.

Franco Fontana diceva che fosse sufficiente dare una macchina fotografica ad una scimmia per ottenere su 100 scatti almeno un paio di capolavori, ed anche uno dei fotografi che ammiro maggiormente come Efrem Raimondi, in un post del suo blog , scriveva di essersi reso conto che esiste la regola dei terzi dopo decenni di onorata carriera!

Allora dove è la verità? Posso far foto senza conoscere la tecnica?

La risposta è semplice… non lo sò! Purtroppo io faccio parte del miliardo di fotografi che ha passato una vita a studiare tecnica senza rendersi conto che la foto è molto altro, forse la vera fotografia è solo altro. Ho passato anni a non comprendere che solo una cosa può fare la differenza nelle foto che scattavo: il contenuto.

Posso fare una cartolina, tecnica di scatto corretta, messa a fuoco alla Ansel Adams, regola dei terzi rispettata, ma il contenuto? Il contenuto sarà l’ennesimo bel tramonto che nell’istante zero altri 100.000 fotografi stanno riprendendo.

Allora posso solo pensare che la tecnica e tutto quello che ne consegue possano essere eventualmente utili, attenzione non determinanti, a conoscere un pò il linguaggio che stò utilizzando, ma alla fine potrei anche infischiarmene e di una macchina fotografica conoscere solo dove si deve mettere l’occhio e quale è il pulsante per scattare.

Per finire in bellezza, una delle frasi che mi sono sentito dire la prima volta che ho mostrato le mie fotografie ad una lettura di portfolio è stata: “devi sporcare di più il tuo modo di fotografare”.  Alla fine il messaggio era chiaro “fanculo la tecnica!”